Aug 1, 2025

Ottimizzare le Performance in React: Memoization e Lazy Loading

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Ottimizzare le Performance in React: Memoization e Lazy Loading

"Il codice non deve solo funzionare. Deve scalare."
– Un vecchio developer con troppe notti insonni

Quando sviluppiamo in React, è facile lasciarsi prendere dall'entusiasmo del rendering reattivo, della modularità dei componenti, della magia dello useState.
Ma quando l'app cresce e le performance iniziano a scricchiolare, arriva il momento di alzare il livello: entra in gioco l'ottimizzazione.

In questo articolo ti accompagno tra due strumenti fondamentali per migliorare le performance delle tue app React: memoization e lazy loading. Non sono concetti opzionali: sono tecniche che distinguono il principiante dal professionista.


Perché Le Performance Contano Davvero

Una web app lenta non è solo fastidiosa. È una perdita di utenti, una penalizzazione SEO, un calo di conversioni.
React ti dà gli strumenti per creare esperienze straordinarie, ma solo se sai come usarli bene.

Spesso, i problemi nascono da render inutili o da caricamenti pesanti. Ecco dove entrano in gioco memoization e lazy loading.


Memoization: Fermare Il Tempo (Quando Serve)

Cos’è la Memoization?

Memoization significa salvare il risultato di una funzione in modo che, se gli input non cambiano, non venga ricalcolata. In React questo evita rendering inutili, specialmente in componenti figli o in funzioni costose.

Strumenti in React:

  • React.memo() – Evita il rerender di componenti puri se le props non cambiano.
  • useMemo() – Memorizza valori calcolati.
  • useCallback() – Memorizza funzioni, utile quando le passi come prop a componenti figli.

Esempio pratico:

const ExpensiveComponent = React.memo(({ data }) => {
	// rendering pesante...
	return <div>{data.title}</div>;
});
const result = useMemo(() => computeHeavyStuff(data), [data]);
const handleClick = useCallback(() => doSomething(), []);

⚠️ Attenzione: non abusare di useMemo e useCallback. Usali solo dove ci sono reali colli di bottiglia. In caso contrario, aggiungono complessità inutile.


Lazy Loading: Carica Solo Quando Serve

Il Problema

Se carichi tutto all’avvio, anche componenti che l’utente non vedrà mai, stai rallentando l’esperienza per niente.

La Soluzione: React.lazy + Suspense

import React, { Suspense, lazy } from "react";

const SettingsPanel = lazy(() => import("./SettingsPanel"));

function App() {
	return (
		<Suspense fallback={<div>Loading...</div>}>
			<SettingsPanel />
		</Suspense>
	);
}

Con questo approccio, il bundle principale resta leggero e i componenti vengono scaricati on demand.
Nel mondo reale, si usa anche per il routing (next/dynamic in Next.js o React.lazy() puro).


Best Practice Per Ottimizzare

  • Usa strumenti come React DevTools Profiler per scovare i render inutili
  • Mantieni i componenti piccoli e riutilizzabili
  • Spezza il bundle con code splitting
  • Evita inline functions in JSX dove non necessario
  • Monitora sempre il Largest Contentful Paint (LCP) e Time to Interactive (TTI)

Conclusione: Scrivere React Come Un Pro

Ottimizzare non è un lusso, è una responsabilità. Scrivere codice React performante significa offrire un’esperienza utente più fluida, scalabile e SEO-friendly.

La differenza tra un buon developer e un grande developer?

Il secondo scrive codice che funziona bene oggi e domani.


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