Oct 14, 2025
Scrivere articoli SEO-friendly non significa riempire i testi di parole chiave o seguire formule rigide. Significa, piuttosto, saper coniugare scrittura di qualità e strategia digitale, creando contenuti che siano davvero utili per le persone e facilmente comprensibili per i motori di ricerca.
Nel 2025, la scrittura SEO è diventata una competenza trasversale: riguarda chi si occupa di comunicazione, marketing, e persino chi gestisce in autonomia il proprio sito o blog.
Ma quali sono, oggi, le regole per scrivere articoli che si posizionano davvero su Google?
La prima regola, paradossalmente, è dimenticarsi per un attimo della SEO.
Un articolo ben posizionato parte sempre da un contenuto interessante, chiaro e rilevante per chi lo legge.
Google è diventato capace di interpretare il linguaggio naturale e di capire quando un testo risponde a un’esigenza reale.
Questo significa che la scrittura SEO-friendly non è una “gabbia tecnica”, ma una forma di chiarezza.
Serve per organizzare le informazioni in modo che siano facili da leggere, condividere e comprendere.
Solo in questo modo l’ottimizzazione diventa naturale, senza compromettere il tono o la creatività.
Ogni articolo nasce da una domanda: che cosa cerca davvero il mio pubblico?
La keyword research è il punto di partenza, ma oggi è altrettanto importante capire l’intento dietro le parole chiave.
Chi cerca “come migliorare il posizionamento su Google” non vuole una definizione, ma una guida pratica.
Scrivere con questa consapevolezza permette di offrire risposte complete e pertinenti, anticipando le domande successive dell’utente.
È così che si costruisce autorevolezza, sia agli occhi del lettore che del motore di ricerca.
Un buon articolo SEO-friendly ha una struttura logica e leggibile.
Titolo, sottotitoli e paragrafi servono per accompagnare la lettura e per segnalare ai motori la gerarchia delle informazioni.
L’H1 dovrebbe contenere il tema principale, mentre gli H2 e gli H3 aiutano a suddividere il testo in sezioni coerenti.
All’interno dei paragrafi, l’uso naturale delle parole chiave principali e secondarie rafforza la pertinenza del contenuto senza renderlo artificiale.
Anche la formattazione gioca un ruolo importante: frasi brevi, paragrafi equilibrati e un ritmo di lettura scorrevole migliorano la comprensione e riducono il tasso di abbandono.
Nel 2025 Google premia i contenuti che dimostrano competenza, esperienza e affidabilità.
Questo approccio è riassunto nel concetto di E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness):
in altre parole, un testo scritto da chi conosce davvero l’argomento e lo comunica in modo trasparente.
Per questo, un articolo SEO-friendly non deve limitarsi a descrivere un tema, ma deve portare valore concreto: esempi reali, dati aggiornati, riferimenti utili, insight professionali.
Più un contenuto è originale e utile, più aumentano le probabilità di ottenere posizionamenti stabili nel tempo.
Dopo la stesura, arriva la fase tecnica: curare titolo SEO e meta description, ottimizzare le immagini, inserire link interni coerenti e assicurarsi che la pagina si carichi rapidamente.
Sono dettagli che fanno la differenza, ma non devono mai prevalere sulla qualità complessiva del testo.
La scrittura SEO moderna è un equilibrio: la parte tecnica supporta la parte umana, non la sostituisce.
Il miglior articolo possibile è quello che, prima di piacere a Google, convince il lettore a restare, leggere e tornare.
Scrivere articoli SEO-friendly oggi significa saper comunicare in modo strategico, senza rinunciare alla naturalezza.
Chi riesce a unire creatività, competenza e struttura crea contenuti che non solo si posizionano, ma costruiscono nel tempo una presenza digitale solida e autorevole.
In Dojo crediamo che la SEO non sia una regola, ma una disciplina: un metodo per scrivere in modo chiaro, coerente e orientato alle persone.
Perché i motori cambiano, ma la buona comunicazione resta.
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